Diamo un valore alla fotografia
Qualche tempo fa abbiamo ricevuto, in studio, una telefonata inaspettata.
Era un fotografo cerimonialista che chiedeva al nostro fotografo un aiuto: “Mi hanno dato il tuo numero dicendomi che sei bravo nella fotografia industriale, ti telefono perché mi hanno chiesto delle foto di distributori automatici ed ho passato la giornata a tentare, ho provato a fotografarli, ma non ci sono riuscito! Domani potresti prendere in mano tu il lavoro?”
Il valore di un servizio
Molto spesso si pensa che “il fotografo” sia semplicemente una persona che usa la macchina fotografica.
Questo simpatico aneddoto ci fa capire che scegliere un fotografo significa scegliere delle qualità specifiche che caratterizzano una professione.
Qualche anno fa esistevano due categorie di fotografi: l’amatore e il professionista.
Oggi ne esistono tre: l’amatore, il professionista e chi si propone come professionista e non lo è, merito della facilità con cui si possono realizzare immagini con strumenti alla portata di tutti.
Il fotografo professionista non teme la nuova tecnologia, quello che preoccupa è l’abbassamento della qualità di ciò che si ottiene.
Inoltre i social, così straordinari e utilissimi per la nuova comunicazione, danno la falsa sensazione che tutto può essere pubblicato, anche foto oggettivamente brutte.
Però tutti noi siamo in grado di vedere quando una cosa è bella. Infatti le grandi aziende puntano ancora sulla qualità della loro immagine.
Dobbiamo ricordare quanto la pubblicazione sui social racconta di noi, ed una foto mal eseguita, di un prodotto da far conoscere, crea più danni che guadagno.
Le foto industriali posso sembrare poco affascinanti, fredde e tecniche e molti fotografi sottovalutano quanto complicato e interessante sia invece questo settore.
Il cliente che ha realizzato un prodotto industriale, quella macchina, quella cucina, o quel distributore, considera quell’oggetto come la cosa più preziosa che esista: una vita di rischi, emozioni, sudore e sacrificio.
Allora mostrare quel prodotto, nel miglior modo possibile, diventa, per il fotografo professionista, una responsabilità.
Inoltre l’acciaio è uno dei materiali più difficili da fotografare e per le foto industriali il set luci non può essere improvvisato. Per ottenere dei risultati superiori servono anni di esperienza.
C’è un’enorme differenza tra professionalità e improvvisazione. Dietro la professione c’è l’esperienza nell’affrontare un progetto ed avere a disposizione i mezzi che permettono di ottenere un risultato.
I fotografi professionisti si rendono conto che esiste una corsa verso il ribasso, e devono riuscire a preparare dei preventivi giusti, valutati, coerenti e che diano la giusta dignità al lavoro da svolgere.
La paura di perdere un lavoro porta frustrazione ed incertezza, ed il pericolo è di non riuscire a gestire un progetto con senso critico e consapevolezza. Quando il preventivo non è coerente con il lavoro da svolgere, il fotografo rischia di lavorare senza guadagno.
Il costo del fotografo è commisurato a ciò che si vuole ottenere e abbassare i prezzi significa dover per forza abbassare anche la qualità, perché a qualcosa bisogna rinunciare. Questo va anche a svalutare capacità e talenti verso un appiattimento delle relazioni.
Quella fiducia e quei legami tra azienda e fotografo che un tempo duravano anni, vengono a mancare e la ricerca del fotografo più economico fa diventare il lavoro una staffetta a “chi costa meno”.
Anche un giovane e volenteroso fotografo che vuole cominciare può essere abbagliato dal lavoro facile e da un guadagno sufficiente. Però, nel tempo, si renderà conto che, attrezzatura, studio e progetti hanno bisogno della solidità di un lavoro remunerato il giusto.
“Se il giovane ha fatto un prezzo stracciato per conquistare il cliente, e il cliente ha scelto il giovane non perché si è innamorato delle sue foto ma per il prezzo, allora nel momento in cui il giovane alzerà il prezzo, quel cliente andrà a cercare un altro fotografo, perché quello che cercava era semplicemente il prezzo.” Qui il video di Roberto Tomesani (Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual) a riguardo.
Questa staffetta del sottocosto è quella che reca più danni al settore, oggi più che mai.
La fiducia è la qualità migliore. La fiducia dà valore a quello che facciamo, per noi stessi o per gli altri. Il rapporto di lavoro rimane una relazione tra persone: cliente e fornitore si parlano, si confrontano, cercano insieme soluzioni. Si vengono incontro.
Molto spesso invece il preventivo diventa quel foglio che si fa passare sotto ad una porta chiusa.
Ricordiamo che la fotografia resta il miglior mezzo per mostrare il prodotto, per condividerlo, per ricordarlo e, soprattutto, venderlo.
Diamole fiducia.